Turismo in Italia nel 2023 e l’industria alberghiera
Il turismo in Italia nel 2023 sta attraversando una fase di interessanti sviluppi, con evidenti cambiamenti nei flussi turistici e nell’industria alberghiera. In questi giorni, l’Istat – Istituto Nazionale di Statistica, ha rilasciato alcuni dati provvisori, che possono farci comprendere come si sta evolvendo la situazione. Nonostante esistano ancora nette differenze rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria da Covid-19, l’industria alberghiera ha riscontrato un boom di prenotazioni che di fatto, fa si che il 2023 possa essere l’anno con il più alto fatturato di sempre per il settore alberghiero.
Andamento Generale del turismo in Italia nel 2023
Secondo i dati provvisori diffusi da Istat per il turismo in Italia nel 2023, confermati dagli operatori del settore turistico, sono in aumento le presenze di turisti statunitensi, mentre il turismo domestico resta una sfida ancora da vincere, poiché influenzato dall’aumento del costo della vita e dalla ripresa dell’outgoing post-Covid. Nello specifico, tra gennaio e agosto, le presenze totali hanno registrato un aumento del 4% rispetto al 2022; tuttavia, esistono differenze significative tra flussi stranieri (+10%) e domestici (-2%). Rispetto al 2019 dunque, non si è ancora verificato un recupero completo delle presenze totali (-4%), soprattutto per il turismo domestico (-6%).
Turismo straniero vs turismo di prossimità
Analizzando i dati sui primi 20 mercati di provenienza dei turisti in Italia nel 2022, emerge che il turismo italiano è principalmente di prossimità, cioè un tipo di turismo che mira a ricercare luoghi ed esperienze a pochi chilometri da casa o comunque, posti che non vengono spesso considerati proprio perché eccessivamente vicini e quotidiani, mai osservati con lo sguardo del viaggiatore.
In questo senso, sono i visitatori provenienti dalle regioni italiane centro-settentrionali e dai Paesi dell’Europa centrale, che giocano un ruolo significativo nei flussi turistici di prossimità. Sempre più stranieri infatti, optano per mete più tranquille e meno “popolate”, scegliendo un turismo lento e rigenerante.
In generale, l’andamento mensile mostra una crescita significativa a gennaio (+49% rispetto al 2022), ma la progressione rallenta nei mesi successivi, con alcune variazioni negative a giugno (-1%) e luglio (-13%). Il turismo domestico presenta un trend peggiore all’inizio della stagione estiva, con cali a maggio, giugno e luglio, seguiti da una lieve ripresa ad agosto (+2%).
Nonostante la stagnazione in questo ultimo periodo del 2023 dell’economia italiana, il turismo si conferma come una voce trainante. La spesa degli stranieri in viaggio in Italia ha registrato un aumento significativo a settembre 2023, contribuendo a mantenere la dinamica economica positiva.
ITALIA meta di lusso, boom di prenotazioni
Il settore alberghiero italiano ha sperimentato un vero e proprio boom, con un aumento del 28,8% nel terzo trimestre rispetto al 2019. Le previsioni indicano che il 2023 potrebbe essere quindi l’anno con il fatturato più alto di sempre per il 41% degli albergatori italiani, secondo il Barometro di Booking.
Il 2023 fa spazio al luxury. Le preferenze dei viaggiatori sembrano infatti, orientarsi verso esperienze di lusso, con un aumento significativo nel numero di alberghi a 5 stelle nell’ultimo decennio (+57%). Le imprese italiane del settore stanno cercando di adattarsi ai cambiamenti in atto, compresi nuovi trend tecnologici e iniziative di sostenibilità ambientale.
Mentre la situazione economica globale potrebbe influenzare la ripresa, le prospettive positive nel settore alberghiero suggeriscono un’interessante dinamica nel mercato turistico italiano.
In conclusione, il panorama del turismo in Italia nel 2023 si presenta dinamico e promettente, soprattutto dal lato delle prenotazioni alberghiere e della valorizzazione dei territori dal punto di vista locale.
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